Allegri e De Raffaele, due eccellenze labroniche tricolori- Pag. 4 sett 2019
Il neo Sindaco Salvetti ha ricevuto e premiato in Comune gli allenatori vincitori dello scudetto nei massimi campionati di calcio e basket
Prima è toccato a Walter De Raffa-
ele, poi è stata la volta di Massi-
miliano Allegri. Le due massime cari-
che in fatto di panchine nei due tornei
nazionali principali e più seguite, en-
trambi reduci da un trionfo a tinte tri-
colori rispettivamente alla guida della
Reyer Venezia e della Juventus.
Giusta e doverosa la scelta del nuovo
Primo Cittadino Luca Salvetti di orga-
nizzare, nel corso dell’estate, un mo-
mento d’incontro con stampa e sporti-
vi cittadini per tributare loro il dove-
roso ringraziamento da parte degli ap-
passionati della città dei Quattro Mori.
Ad entrambe le cerimonie di premia-
zione, ospitate presso la Sala delle Ce-
rimonie del Comune di Livorno, è stato
presente anche il Delegato Provinciale
del Coni Gianni Giannone.
“Il sindaco a Walter De Raffaele, Al- lenatore con la A maiuscola, livornese doc, con la passione per i canestri. Mo- tivatore di uomini e profondo conoscito-e delle regole non scritte del basket. Li- vorno rende omaggio al coach labronico per le sue eccezionali doti tecniche”. Così recitava la pergamena consegna- ta al coach che ha conquistato il secon- do titolo nazionale in tre stagioni. “In tanti sanno quanto io ci tenessi ad esse- re qui. È la prima volta infatti che vengo invitato qui in Comune nonostante i due scudetti vinti – ha raccontato De Raffa- ele – È una cosa a cui, da livornese, tene- vo molto perché il senso di appartenen- za è profondo. Alla fine puoi stare ovunque ma Livorno è casa tua. E non è un caso che oggi, in questa sala, ci sia tutta la famiglia. Voglio ringraziare, non tan- to perché mi interessino i riconoscimen ti, o la fama ma perché credo che den- tro di me ci sia sempre forte il desiderio e l’orgoglio di portare avanti il nome di Li- vorno. E vi garantisco che in giro questa cosa è molto riconosciuta perché tutti mi dicono: ma quanti livornesi siete? Io spe- ro che queste vittorie possano essere una spinta per questa città. L’unico rammarico è che spesso sia mo profeti non in patria. Il mio deside- rio personale, fra X anni magari, sareb- be quello magari di poter rendere a Li- vorno quello che ho avuto da Livorno a livello sportivo. Questo riconoscimento mi rende particolarmente orgoglio- so perché quando vado in giro Livorno è sempre prima di tutto”. Allegri, cinque scudetti vinti con i bianconeri che diventano sei si consi- dera anche quello conquistato quando sedeva sulla panchina del Milan, è en- trato ormai nell’olimpo contempora- neo dei top trainer continentali.
‘Acciuga’ ha ricevuto dalle mani del Sindaco, nonchè amico di vecchia data, un gagliardetto del Livorno calcio ed un libro sulla storia della squa- dra amaranto. “Per me è un onore e ringrazio Luca per questo riconoscimento – ha dichiarato il mister, originario del quartie- re Coteto -. Questo per me è un momento importante, perché sono livornese e perché sono molto legato alla mia città. Dopo diciotto anni da giocatore e sedici da allenatore – ha proseguito – mi sono preso un po’ di tempo per me, anche per stare nella mia Livorno.
Per lavoro vivo fuori, ma appena posso torno qua: non resisto al richiamo del mare, che per me è sinonimo di libertà. Qui poi abbiamo una grande tradizione sportiva e dobbiamo continuare a por- tarla avanti: ho visto che ci sono molti impianti nei quali poter lavorare bene”.
“Questo per me è un momento importante. Dopo diciotto anni da giocatore e sedici da allenatore mi sono preso un po’ di tempo anche per stare nella mia Livorno” è stato il pensiero di Allegri