GARE REMIERE

GARE REMIERE

Maurizio Quercioli, presidente del comitato organizzatore Palio Marinaro

Quello che ci lasciamo alle spalle è stato un anno terribile, dove per la prima volta dal periodo bellico le persone

Palio, Barontini e Risiatori Tutti uniti per rilanciare la città

L’impegno dei comitati per andare avanti E grazie anche al sindaco è nata la Labronica

sono state obbligate a rifugiarsi nelle loro case, ad assumere atteggiamenti mai visti e fatti prima.

I Paesi europei pensavano che un paese di “pastasciuttai” non ne sarebbe mai uscito. Così non è stato e con sacrificio e diligenza, siamo stati un esempio per l’Europa e il mondo intero.

Noi livornesi non ci siamo certamente pianti addosso, se non per salutare chi ci ha lasciato, perché qui la palestra della vita ha sempre colpito duro e ancora una volta Livorno, portando nella sua piazza naturale il folklore dei remi che rievoca lo spirito dei nostri avi, ha dimostrato impegno e responsabilità. Cercando di ripartire proprio dalla sua tradizione, dalle gare remiere.

E allora voglio dire grazie col cuore ai vogatori e alle vogatrici e a tutti coloro che li hanno aiutati a superare il lockdown dell’anno scorso per arrivare alla Terrazza Mascagni, sabato 25 luglio, a dimostrare ancora una volta il nostro spirito labronico.

Viva il Palio Marinaro, viva le gare remiere, viva la città di Livorno.

Claudio Ritorni, presidente del comitato organizzatore

Coppa Barontini

La Barontini non è solamente una gara remiera fatta di un vincitore e di uno sconfitto. Certo, la parte agonistica è fondamentale, perché la sfida nei fossi è ciò che rende questa manifestazione unica nel suo genere. Ma prima di tutto, la Coppa Barontini è una festa di popolo. Forse l’ultima vera festa popolare rimasta a Livorno. E per questo, dopo tre mesi di lockdown e dopo tutto quello che abbiamo passato, chiusi in casa impauriti e con le tragiche notizie che quotidianamente arrivavano dai telegiornali, siamo stati i primi a dare forfait. La presentazione della Labronica 2020

L’esultanza del Borgo per il successo nella Labronica poi alla fase 3, vogatori, dirigenti e addetti ai lavori del mondo remiero hanno iniziato a pensare a qualcosa che potesse dare un segnale per ripartire. Una manifestazione collettiva che dimostrasse che il cuore di Livorno era ancora vivo.

Partendo proprio dai gozzi, che sono l’anima più verace della città.

Per questo, noi della Coppa Risiatori, fin da subito abbiamo cercato di organizzarci per non perdere del tutto la stagione, gratificando anche gli sforzi di tutti quei ragazzi che, anche durante la quarantena, hanno continuato a sudare e ad allenarsi nelle proprie case.

In varie occasioni abbiamo espresso al sindaco la nostra volontà di organizzare qualcosa, ovviamente rispettan-

Una scelta sofferta, chiaramente, perché sappiamo quanto la nostra città sia legata alla “sua” Barontini, ma allo stesso tempo saggia e coraggiosa.

Non c’erano le condizioni oggettive per poter allestire una manifestazione del genere e richiamare lungo le spallette dei fossi, o sul pratone in Fortezza, decine di migliaia di persone come accaduto negli anni passati.

Tra l’altro, anche sotto l’aspetto organizzativo ed economico, allestire una manifestazione come la Barontini sarebbe stato impossibile, proprio a causa del lockdown.

Per questo, supportati da tanti soggetti che ci sono sempre stati accanto, abbiamo deciso di annullare la Barontini 2020, dando appuntamento al 2021.

Abbiamo comunque accolto favorevolmente la scelta del sindaco Luca Salvetti, che ringraziamo per l’impegno, di organizzare una manifestazione remiera durante l’estate.

Un modo, attraverso i gozzi e la tradizione marinara livornese, di dimostrare che la città era pronta a ripartire.

E il bel sabato pomeriggio alla Terrazza Mascagni ne è stato la dimostrazione.

Gli organizzatori della Labronica con il sindaco Luca Salvetti

Il comitato organizzatore Coppa Risiatori – Tito Neri

L’emergenza Covid-19 si è abbattuta come una tempesta sul nostro Paese e anche sulla nostra città, sia dal punto di vista sanitario che sotto l’aspetto economico. Per due mesi siamo stati in casa ad aspettare che il peggio passasse, ascoltando dalla tv le terribili notizie che arrivavano dall’Italia e dal mondo.

Una volta finito lo tsunami e piano piano che dalla fase 1, quella più critica, siamo passati prima alla fase 2 e do tutte le normative di sicurezza e il distanziamento sociale.

E perciò, quando Luca Salvetti ha proposto di realizzare una nuova gara, la Labronica, a fine luglio, abbiamo subito risposto presente, accettando il suo invito e rendendoci promotori dell’iniziativa.

Per questo siamo orgogliosi che il 25 luglio i gozzi siano scesi in acqua e, nonostante tutto, siano tornati a sfidarsi in nome della tradizione e della livornesità che non si è mai fermata neanche durante il Covid.

Èstata un tripudio bianconero la prima edizione della Labronica, la nuova coppa organizzata appositamente quest’anno dall’amministrazione comunale per dare un segnale a tutta la città.

Attraverso la competizione dei gozzi e le gare remiere, infatti, Livorno è ripartita dopo i duri mesi del lockdown.

A trionfare, di fronte alla Terrazza Mascagni, è stato il Borgo che ha avuto la meglio sul Venezia, rinnovando un duello storico che non smette mai di appassionare gli spettatori.

Gara nuova, percorso nuovo. Per la prima volta nella storia, infatti, la regata si è svolta con due batterie di semifinale e con una finale su un tragitto di mille metri e un giro di boa ai 500.

Gli otto gozzi partecipanti sono stati suddivisi, con estrazione, in due batterie da quattro, con le prime due classificate che accedevano in finale.

Nel primo turno, hanno staccato il biglietto per la finale il Borgo e il Venezia. Dopo l’ottima partenza dell’Ardenza, che è stata al pari di bianconeri e rossobianchi fino al giro di boa, Costante Neri e Cavallino rosso hanno preso il largo e si sono avviate verso il traguardo con un netto vantaggio.

Sempre leggermente indietro, invece, il Labrone che come al solito è stato seguito e sostenuto fino all’ultima palata da un numerosissimo gruppo di tifosi che si sono presentati all’appello con tanto di fumogeni e fuochi d’artificio.

Nella seconda batteria si sono imposti l’Ovosodo il Salviano che, a

Il Borgo trionfa nella prima edizione della Labronica

Costante Neri imbattibile, Venezia beffato al rush finale Successo bianconero anche tra le donne

I gozzi durante la Labronica

sorpresa, l’ha spuntata sul Pontino, accedendo alla finale con grande entusiasmo.

Quarto classificato ed eliminato, il San Jacopo.

La finale, come detto, è stata una cavalcata bianconera, con il Borgo che è sempre stato avanti, partendo alla grande e chiudendo in testa.

Il Venezia ha cercato in ogni modo di raggiungere gli storici rivali, compiendo anche un ottimo giro di boa, ma alla fine non c’è stato niente da fare.

Sul terzo gradino del podio il Salviano, autentica rivelazione della Labronica, che ha festeggiato la medaglia di bronzo come una vittoria.

Prima della finalissima, si è svolta la gara femminile con soli due gozzi in acqua.

E anche le donne hanno confermato il dominio bianconero: il Borgo si è imposto sull’Ovosodo con il tempo di 5’ 48” 49.

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